CAMAIORE. “Sulla tragedia di Lampedusa ho letto diversi interventi e articoli di testate nazionali e locali, ed altri su Facebook e Twitter. Ognuno ha la sua chiave di lettura in questa tragedia che ha colpito i martoriati popoli africani, ma anche il popolo italiano direttamente coinvolto ed in particolare l’isola di Lampedusa! Il nostro Governo ha speso e spende decine di milioni di euro destinati alla prevenzione e accoglienza di questi profughi, ma non si vede, al di là dei proclami e della passerelle politica del momento, la risoluzione di un problema che affligge e colpisce tutti noi; senza riuscire a dare un aiuto concreto a queste persone, oppure si da togliendolo ad altri Italiani che ne avrebbero necessità!”

Lo scrive Claudio Larini, leader del movimento Cittadini al Governo. ” Purtroppo la politica del nostro Governo è sempre la stessa e non si riesce a farla cambiare: autoreferente, auto protezionista, senza idee concrete e con un solo obbiettivo al primo posto: la tutela degli interessi personali! Il resto viene da se con l’incapacità di fare leggi utili al territorio ed anzi penalizzando la capacità imprenditoriale e promuovendo nuove tasse. Avevo sperato che il Movimento di Grillo, con le innovazioni che prevedeva significasse il cambiamento, ma quando ha avuto la possibilità ed il consenso degli Italiani per fare cose giuste, si è ritirato ed ha continuato a fare protesta. Quando arriva il momento le cose per cui si è lottato vanno fatte!”

“In questo sistema politico tutto è più difficile e tutti noi ne paghiamo le conseguenze, compresi i profughi che cercano in noi la terra promessa e troppo tardi si rendono conto di essere caduti dalla padella nella brace. Pochi riescono a vivere ed integrarsi degnamente , gli altri delinquono e destabilizzano il nostro sistema già debole, o si danno all’accattonaggio, o entrano nel sistema assistenziale togliendo risorse. Le leggi vanno riviste per dare risorse agli extracomunitari e le centinaia di milioni di euro spesi sino ad oggi, senza risultati, ne danno il senso.

“Voglio fare una provocazione, che è una esperienza di vita!: rivediamo le leggi in Italia, ma prevediamo l’aiuto ed il sostegno a questi popoli nelle loro terre! La piccola esperienza di vita che abbiamo sostenuto noi in Rwanda, con la Fondazione Cristian Larini onlus, con poche risorse e solo volontariato è significativa. Non abbiamo fatto solo assistenzialismo e cura, abbiamo insegnato ed aiutato centinaia e centinaia di famiglie con i loro piccoli, attivando la pratica dell’autosostentamento, insegnando a coltivare la terra, portandogli i semi da seminare e gli attrezzi da lavoro, fornendo mucche da latte e capre, creando i villaggi solidali con i punti di incontro dove confrontarsi, ampliando la cultura dando la possibilità a centinaia di ragazzi di frequentare le scuole e tante altre cose che hanno trasformato questi villaggi poverissimi e martoriati in Akazuba ( nella lingua Rwandese: Piccolo Sole). Se il Governo Italiano fa su grande scala quello che noi abbiamo fatto con le nostre poche risorse in una parte del Rwanda, forse riusciamo a dare una mano concreta ai profughi ed a noi stessi! Per fare queste cose servono : Volontà, capacità, idee, risorse ed amare il prossimo; cose che purtroppo il nostro Governo da decine di anni non ha!”

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